Le ragioni che spingono le persone a condividere il viaggio con sconosciuti sono davvero tante, ma credo che la motivazione principale dovrebbe essere sempre la voglia di conoscere gente nuova ed il desiderio di scoprire un Paese nuovo. Se partirete con questi due obiettivi tutto sarà più semplice, perché vi metterete in gioco e affronterete le difficoltà. Ovviamente non è semplice convivere notte e giorno con degli estranei, ognuno ha il proprio carattere e le proprie abitudini, ma se deciderete di farlo con il giusto spirito vivrete un’esperienza davvero bella!
Tra gli aspetti positivi c’è sicuramente il fatto che si conoscono tante persone nuove e con qualcuna di loro molto spesso nascono delle vere e proprie amicizie; viaggiare in gruppo, poi, significa imparare ad aiutarsi quando ci sono delle difficoltà e scoprire che c’è gente su cui poter contare. Inoltre, mentre alcune mete (pensate ad un safari in Africa per esempio) se raggiunte in modo autonomo hanno dei costi spropositati e sono molto difficili da visitare, con i viaggi di gruppo sono più economiche e alla portata di tutti perché ognuno assume in qualche modo un ruolo: c’è chi guida, chi riesce a comunicare con la popolazione locale, chi monta le tende (nel caso di alcuni viaggi) e così via. Ovviamente non sono tutte rose e fiori, perché stare con sconosciuti significa dover limitare la propria libertà, mediare le decisioni a favore della maggioranza, talvolta aspettare il ritardatario di turno, condividere la stanza con chi russa o è disordinato: insomma è facile che si creino dissapori, soprattutto se viene a mancare l’educazione!
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